Killing floor 2

Se c’è qualcosa di dannatamente divertente e adrenalinico è massacrare orde di orribili mostri imbracciando le armi più disparate. L’unico modo per rendere la carneficina ancor più entusiasmante è affrontarla spalleggiati da un gruppo di amici, magari abbaiando qualche tattica dalla dubbia utilità nel microfono delle cuffie. Killing  Floor 2 è esattamente questo: un FPS cooperativo che ha seguito la strada tracciata dal fortunato Left 4 Dead e che dopo un lungo tempo trascorso come esclusiva PC è approdato sulla console casalinga di Sony. Non aspettatevi una campagna singolo giocatore o un competitivo bilanciato, qui è necessario unire le forze per far fronte a frotte di nemici aggressivi e brutali, meglio cercare di andare d’accordo!
Lo stampino per cloni si è rotto!
L’esercito di cloni difettosi andato fuori controllo, che nel primo capitolo infestava principalmente Londra e dintorni, dilaga in tutta Europa. State pure tranquilli, anche se vi siete presi il titolo originale la narrativa ricopre un ruolo che definire marginale sarebbe un complimento, ma noi il riassuntino ve lo facciamo lo stesso. La Horzine Biotech, tipica compagnia senza scrupoli che vede negli investimenti militari grosse possibilità di guadagno, decide che il modo migliore per fare soldi facili è clonare le persone per farci eserciti con operativi a basso costo. Come il crollo della Repubblica Starwarsiana insegna però le cose vanno per il verso sbagliato e, invece che mercenari pronti ad obbedire agli ordini dalle incubatrici, saltano fuori aberranti mostruosità il cui unico scopo  è ammazzare tutto quello che vedono. Il giocatore fa parte di una quelle squadre di coraggiosi che hanno deciso di affrontare di petto gli Zed (questo il nome dei cloni malriusciti) e porre fine alla loro esistenza attraverso l’uso di un folto arsenale di bocche da fuoco. Prima di buttarci in battaglia è possibile affrontare un breve tutorial, che spiega le meccaniche di gioco e permette di valutare le potenzialità della classe prescelta. Nel titolo infatti possiamo unirci al massacro vestendo i panni di diversi professionisti, ognuno con un loadout iniziale e delle abitità specifiche che si sbloccano quando si sale di livello. Non che sia una scelta definitiva, in quanto guadagneremo punti esperienza in base al tipo di arma utilizzata nel gioco (sarà possibile cambiare in corsa), facendo salire la classe ad essa legata in modo indipendente. Vi facciamo un esempio per essere più chiari: se si sceglie il Berserker si parte con una grossa pala come arma principale, e giocando con essa per tutta la partita si guadagnano punti per quella classe. Se durante il match invece decidiamo di voler spargere morte con una coppia di revolver basterà acquistarli allo store e sforacchiarci un po’ di Zed per acquisire punti come Pistolero. Le abilità del personaggio restano comunque quelle della classe selezionata ad inizio partita, quindi è meglio non fare troppo i fantasisti e attenersi alla qualità migliori del nostro alter ego. Oltre che dal punto di vista delle specializzazioni è possibile modificare anche l’aspetto estetico del personaggio, scegliendo tra un buon numero di modelli e agghindandoli con una serie di cosmetici che si sbloccano giocando partite su partite o mettendo mano al portafogli e acquistando un pack skin dal mercato.
Uno per tutti e tutti per uno!
Il gioco può contare su due sole modalità estremamente simili tra loro, una esclusivamente cooperativa e l’altra che aggiunge alla formula anche una componente competitiva. Nella prima un massimo di sei giocatori affrontano dalle quattro alle dieci ondate di Zed per poi giungere alla resa dei conti finale con il boss. Le orribili aberrazioni diventano più numerose e infoltiscono i propri ranghi con tipologie di nemici sempre più pericolose man mano che la fine del match si avvicina. La difficoltà è tarata verso l’alto ed è necessaria, oltre alla skill personale, anche una buona dose di cooperazione per riuscire ad abbattere il pericoloso boss di fine livello. Ogni mostruosità dispone di tipi di attacco e debolezze ben precise, ed è meglio imparare a gestire lo scontro nel modo giusto il prima possibile per evitare di essere fatti a pezzi. Tra un’ondata e l’altra inoltre è possibile recarsi al negozio, in cui è caldamente raccomandato attrezzarsi con le armi appropriate, verificare che il caricatore sia sempre pieno e l’armatura non abbia bisogno di un rattoppo. La seconda modalità invece vede due squadre fronteggiarsi: una vestirà come al solito i panni dei superstiti, mentre l’altra prenderà le parti degli Zed, il player più fortunato potrà inoltre fare la parte del boss a fine match, sperimentando una sensazione di onnipotenza e inscenando veri e propri massacri. Se questa modalità ci è sembrata divertente e capace di spezzare la monotonia che sopraggiunge dopo vari match nella versione cooperativa, va bocciata completamente dal punto di vista del bilanciamento.
Dando un occhiata al versante tecnico del titolo possiamo dirci soddisfatti: il colpo d’occhio non manca di soddisfare la maggioranza dei palati, con modelli degli Zed ispirati e armi con un buon feeling, ottime per mandarli al creatore. Cosa più importante di tutte, possiamo elogiare la stabilità dei match affrontati, in cui non abbiamo incontrato nessuna problematica legata al net code. L’unica pecca riguarda alcuni blocchi in cui siamo incorsi durante il caricamento delle partite e che ci hanno costretto a riavviare il gioco, una bella rottura che però non ha inficiato sui match in corso, rovinando l’esperienza anche ad altri giocatori. Ultima nota personale va fatta al comparto sonoro che sicuramente sarà apprezzata dagli amanti del metallo pesante: massacrare orde di abomini al ritmo frenetico di musica inneggiante alla carneficina è sempre un gradevole valore aggiunto.
…fonte Spaziogames